Un pensiero sulla parashà della settimana – BeChukkottai
La parashà della settimana spiega le benedizioni che il popolo di Israele vedrà in questo mondo come ricompensa per le sue azioni.
Prosegue poi con la Tochachà, parole di ammonimento: "Se non mi ascolterete e non eseguire tutti questi comandamenti ..." .
Vengono elencate sette serie di sette punizioni ad ogni livello.
Bisogna capire che il Signore non punisce per l'amor di punizione ma vuole che noi riconosciamo i nostri errori e correggiamo le nostre vie.
Il Signore non vuole distruggerci e non potrà mai annullare la sua alleanza con noi. Questa è una Sua garanzia al popolo ebraico: "... non li disprezzerò né li avrò in uggia sì da annullarli violando il Mio patto con loro, perché Io sono il Signore vostro D-o" (Devarim 26:44-45). Egli vuole impedirci di diventare così assimilati da scomparire come nazione. Vi raccomando di leggere il passo di Vaykrà 26:14-45.
Molte religioni posano le basi della loro fede nelle promesse su cose lontane, vale a dire: "Abbiate fede nella nostra religione e otterrete il Cielo!". Il Talmud invece insegna: "Chi vuole mentire dice che i suoi testimoni sono lontani." Ad esempio: "Ti ho restituito i soldi che ti dovevo, ma è capitato che i miei testimoni sono in visita in America" . Certo anche la Torà spiega che c’è una vita ultraterrena, un mondo a venire, ma non fa promesse che sono "lontane". Effettua dichiarazioni definitive di conseguenze in questo mondo.
La parashà di questa settimana dice: "Se seguirete le Mie leggi e osserverete i Miei precetti e li eseguirete, Io manderò le piogge a voi necessarie a loro tempo, e la terra darà il suo prodotto e gli alberi dei campi daranno i loro frutti; la vostra trebbiatura durerà fino alla vendemmia e la vendemmia durerà fino alla semina, e mangerete il vostro pane a sazietà e risiederete tranquilli nel vostro paese. Ed Io metterò pace nel paese e voi starete quieti senza che nessuno vi disturbi;... vi farò fruttificare e vi farò accrescere... ".
La parashà si conclude con le istruzioni circa doni per il Bet HaMikdash e la valutazione e resa degli animali, case, campi ... arrivando a descrivere il ma’aser shenì, cioè la seconda decima, e il ma’aser behemà, cioè la decima di animali.
E così termina il libro di Vaykrà!
Dvar Torà
basato su “ Growth Through Torah” di Rabbi Zelig Pliskin
La Torà afferma:
" Ed Io metterò l’armonia nel paese " (Vaykrà 26:6).
Perché l’armonia è considerata come una grande benedizione?
Rashì, il grande commentatore, chiarisce: "Se non c'è armonia, non c'è nulla".
" Ed Io metterò l’armonia nel paese " (Vaykrà 26:6).
Perché l’armonia è considerata come una grande benedizione?
Rashì, il grande commentatore, chiarisce: "Se non c'è armonia, non c'è nulla".
Ci sono molte persone che potrebbero veramente sentirsi soddisfatte di ciò che hanno già. Tuttavia, vedendo che gli altri hanno di più, si sentono invidiosi di quelle persone. Sentono letteralmente dolore quando vedono che qualcun altro ha ciò che non loro non hanno.
Quando una persona sente amore sincero per qualcun altro, non è invidioso nei suoi confronti. Quindi, per sperimentare davvero una benedizione totale, godersi di ciò che l'Onnipotente ha dato, è indispensabile una vera armonia tra i popoli. Allora le persone, volendosi bene, sono felici per le fortune proprie e altrui.
Quando una persona sente amore sincero per qualcun altro, non è invidioso nei suoi confronti. Quindi, per sperimentare davvero una benedizione totale, godersi di ciò che l'Onnipotente ha dato, è indispensabile una vera armonia tra i popoli. Allora le persone, volendosi bene, sono felici per le fortune proprie e altrui.
L'invidia ti impedisce di goderti la vita, quindi, più senti gioia per gli altri, migliore è la qualità della tua vita.
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