Newsletter: Parashat Mattot 5771

…a proposito della parashà: Mattot!

In questo articolo parleremo del significato comunemente associato da molti alla parola “scrupolo”, che sembra venga molto utilizzata in certi ambienti ebraici. Mi è stato definito come "scrupolo" qualcosa che se smetto di fare dopo aver cominciato, chas veshalom, può accadere qualcosa di male.
Vediamo Be"H assieme cosa c'è di vero...
Nedarim!
All'inizio della parashà di Mattot sono riportate alcune norme relative ai nedarim. I nedarim consistono nelle "promesse" o nei "voti". 
Chi, dopo aver fatto un neder, non lo compie, non viene giudicato particolarmente bene; è chiaro che contravviene ad un divieto della Torà ed annulla una mizvat asè~mizvà positiva. (Vedasi Ben Ish Chai 2 Reè 1).   I commentatori si dilungano molto sulla gravità della questione. Ad esempio:
Tale persona può diventare, chas veshalom,  un miscredente. (Midrash Tanchuma - Parashat Mattot 1).
Se una persona ritarda nel mettere in pratica il suo neder, viene "aperta la sua cartella" (in Cielo) e si esamina tutto ciò che ha fatto, se l'ha fatto correttamente o meno. (Talmud di Gerusalemme Nedarim 1,1).
Persino se riesce a compiere il neder viene considerato peccatore (con tutti gli annessi e connessi). Questo tranne in casi particolari in cui è permesso fare nedarim, come quando si vuole evitare una possibile   zarà ~ disgrazia , D. guardi. (Ben Ish Chai 2 Reèh 3). 
Se così viene considerato chi compie il neder, a maggior ragione è terribile effettuarlo senza compierlo. Questi poteva infatti evitare di "creare" il neder o perlomeno fare ciò che si è ripromesso di fare!
Tutto ciò sembra quindi ricadere nella suddetta formula di "scrupoli". 
 La soluzione per evitare il problema e non avere scrupoli è semplice! 
Capiamo cos'è un neder ed evitiamolo!
Cos'è considerato neder ?
Molti non sanno cosa sia un neder. L'argomento è molto vasto, pertanto entriamo solo in alcuni dettagli.
Quando una persona "promette" esplicitamente una cosa, o dice che vuole fare una determinata mizvà, senza aver detto belì neder (senza neder, cioè senza promessa) ha creato un neder
 Cominciamo quindi a vedere che è molto semplice evitare di fare un neder! Basta dire le parole belì neder e non si entra nel problema. Per questo motivo è opportuno abituarsi sempre a dirlo!
E allora perché impegnarsi a fare mizvot se si rischia di “creare” nedarim?
Bisogna capire bene! Una mizvà è un’azione importantissima, che il Signore ci ha prescritto e chi non la compie ha un “conto” da sistemare a sè. Indipendentemente da ciò, Lui non desidera che prendiamo sottogamba né le mizvot né le nostre parole.
Forse il concetto è più comprensibile attraverso un esempio: noi tutti mangiamo. È corretto  mangiare in modo educato. Se una persona non sa mangiare in modo educato non per questo deve astenersi dal mangiare altrimenti a poco a poco lascerebbe morire il suo corpo! Non mangiare non è una soluzione. La soluzione sta nell’abituarsi pian piano a mangiare correttamente.
Allo stesso modo, compiendo le mizvot nutriamo l’anima. Bisogna studiare e sapere come compiere le mizvot nel modo corretto, “educato”, quindi senza bisogno di nedarim, ma non perché si rischia di “mangiare maleducatamente” bisogna astenersi dal farlo. Tutt’altro – bisogna abituarsi pian piano ad educarsi. Nel caso specifico dicendo due semplici parole: Belì Neder”! 

Quali possono essere esempi di nedarim?
Alcuni esempi : chi dice che vuol donare dei soldi in zedaqà senza aver detto "belì neder", ma anche chi vieta a se stesso qualcosa di permesso come "non vado in un determinato posto", "non mangio questa cosa", "non dormo" e simili (Ben Ish Chai 2 Reèh 1).
 E se ho già fatto un neder?
Se si è già fatto un neder, consapevolmente o inconsapevolmente, in alcuni casi c'è una soluzione - la hattarat nedarim~annullamento dei voti, di cui la parashà parla. È necessario però rivolgersi a qualcuno che  conosca bene le norme per poterlo sciogliere.
Una nota importante - se una persona ha cominciato ad essere rigoroso in qualche cosa, essendo convinto che fosse obbligatoria, e poi viene a scoprire che non lo è , allora non ha necessità di fare l'hattarat nedarim (secondo i sefarditi - Ben Ish Chai 2 Reèh 17), anche se c'è chi sostiene che sia meglio farla. 
Perchè tutta questa gravità?
La Torà ci vuole insegnare che ciò che tiriamo fuori dalla bocca non è una cosa da prendere alla leggera.
Dobbiamo stare attenti non solo a come ci comportiamo, ma anche a cosa diciamo. Ogni nostra parola ha un grande valore e una grande potenza, tanto che può costruire e distruggere interi universi! Pertanto, è necessario abituarsi ad essere consapevoli che ciò che si dice ha importanza. Il metodo più semplice per farlo è rendersi conto della gravità della cosa. 
I Chakhamim ci insegnano - meglio compiere mizvot senza effettuare nedarim
Quindi - per evitare di "AVERE SCRUPOLI" - basta dire "belì neder"!
Articolo concesso dal blog di Deror Yqrà: http://deroryqra.blogspot.com/2011/07/senza-scrupoli.html

È possibile acquistare abiti nuovi nelle tre settimane che vanno dal 17 di tamuz al 9 di av?

L’alachà permette di acquistare abiti nuovi durante le tre settimane, ma solo fino a rosh chodesh av. Durante i nove giorni che vanno da rosh chodesh av fino al 9 di av, non si devono comprare abiti nuovi, anche se si vuole indossare l’abito solo dopo il 9 di av, e anche se si vuole regalarlo a qualcun altro. È inoltre proibito farsi cucire un capo d’abbigliamento da un sarto durante i nove giorni che vanno da rosh chodesh av al 9 di av.
Ci sono, in ogni caso, un numero di eccezioni a questa regola. Il Chacham Ben Zion Abba Shaul (Gerusalemme, 1923-1998) stabilisce che “begadim sheenam chashuvim~ vestiti che non sono considerati “importanti”, o significativi – possono essere acquistati durante i nove giorni. Il Chacham Ben Zion cita i calzini come esempio di un vestito di questo genere. Capi d’abbigliamento come questi possono essere acquistati durante tutto il periodo delle tre settimane, perfino dopo rosh chodesh av. Inoltre, se un certo capo d’abbigliamento è reperibile in saldo, e se si aspetta fino a dopo il 9 di av si potrà acquistare ad un prezzo più alto, per risparmiare è possibile comprarlo durante i 9 giorni. Un’altra eccezione sono le scarpe che si devono indossare il 9 di av. Essendo vietato indossare scarpe di pelle  il 9 di av, bisogna assicurarsi di avere a disposizione delle scarpe non di pelle.  Se una persona non si è procurata delle scarpe di questo genere prima dei nove giorni, può farlo in questo periodo e indossarle per la prima volta  il 9 di av.
È possibile riparare vestiti o scarpe durante i nove giorni. (Ma, come detto prima, non si possono avere abiti nuovi cuciti durante i nove giorni.)
È vietato tessere, lavorare a maglia o ricamare durante i nove giorni.

Riassumendo: non si possono comprare abiti nuovi o farsi cucire abiti nuovi da
rosh chodesh Av fino al 9 di Av, ma è possibile, in questo periodo, effettuare riparazioni, comprare scarpe che non siano di pelle allo scopo di indossarle  il 9 di Av e comprare biancheria e simili. Comprare abiti nuovi è vietato perfino se si intende indossarli dopo il 9 di av o di regalarli a qualcuno. Si possono comprare capi d’abbigliamento in saldo se dopo il 9 di av costeranno di più. Lavorare a maglia, ricamare e tessere è vietato durante i nove giorni. Queste restrizioni non si applicano prima di rosh chodesh av.

Shabbat shalom!

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