Newsletter: Parashat Balak 5771

Dvar Torà
basato su “Growth Through Torah  ” di Rav Zelig Pliskin
Bilaam accetta di andare per conto di Balak a maledire gli ebrei. Relativamente a ciò la Torah dice:

"E l'Onnipotente era arrabbiato che (Bilaam) fosse andato e un angelo dell'Onnipotente stava davanti a lui  come avversario" (Bemidbar 22:22).

Rashi spiega che l'angelo che si trovava dinnanzi a Bilaam era un angelo di misericordia che voleva impedirgli di andare contro la volontà Divina e di morire di conseguenza. Nel versetto 31 leggiamo che l'angelo aveva una spada sguainata. 
Rav Zalman Sorotzkin commenta questo versetto dicendo che a volte un angelo di misericordia cerca di salvare una persona e gli appare come fosse un avversario che vuole il suo male, perchè deve essere disposto ad assumere un atteggiamento aggressivo al fine di impedire a qualcuno di distruggere se stesso e gli altri.

Per capire la vera compassione è necessario avere una visione globale. 
Per esempio, un genitore che permette al suo bambino di fare ciò che vuole solo perché non vuole vederlo piangere, gli sta consentendo di compiere azioni potenzialmente distruttive sia a livello spirituale che fisico. Quando ci interessa davvero qualcuno, non gli si deve permettere di causarsi del male. Bisogna a volte essere disposti ad essere severi per proteggere il prossimo dalla sua ignoranza.
Adattamento del link: http://www.aish.com/tp/ss/ssw/124561164.html

...A proposito di Kasherut – Si può tenere in casa propria un utensile che non è stato immerso in un mikve (tevillat kelim)?
Se una persona ha acquisito un utensile da un non ebreo, tale da richiedere la Tevillàt Kelim ~ l'immersione in un mikve [N.d.T. come utensili di metallo e/o di vetro],  può tenerlo a casa prima di averlo fatto?
 La Halacha vieta di utilizzare un utensile acquistato da un non ebreo prima di essere immerso, e se lo tiene in casa propria, potrebbe  dimenticare che non è stato ancora immerso e usarlo mettendolo a contatto con il cibo, contravvenendo alla Halacha. La domanda è quindi se si possa tenerlo in casa prima di averlo immerso, dato questo rischio.
La Halacha permette di tenere un utensile nella propria casa prima di essere sottoposto alla Tevillà (immersione). I chachamim non impediscono di tenerlo in casa fino alla sua immersione. Anche se c'è il rischio di un errore, non abbiamo una norma che vieti di trattenere l’utensile, e quindi si può tenere l'utensile in casa anche prima della Tevillat Kelim.
Va notato che alcune persone pensano erroneamente che si può usare un utensile  una volta prima di immergerli. Questo è Halachicamente scorretto. Non ci sono basi per consentire l’utilizzo dell’utensile prima dell’immersione nel mikve, nemmeno una volta.
Sintesi: E 'vietato l'uso di un utensile acquisito da un non ebreo fino a quando non gli sia stata fatta la Tevillà. Si può tenere l'utensile nella propria casa prima che dell’immersione.
Shabbat Shalom uMevorach!

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