Di cosa parla la parashà?
Nella Parashà di Masaì è riportata la lista completa delle tappe che il popolo ebraico ha toccato nel deserto (il nome di ogni singola fermata nasconde, se approfondito, un significato e un messaggio da imparare). HaShem comanda di scacciare dalla Terra d’Israele gli abitanti, di distruggere i loro idoli e di dividere la terra tirando a sorte. HaShem stabilisce i confini della Terra d’Israele. Viene nominata una nuova leadership, vengono istituite le città per i Leviti e le città rifugio (dove un omicida involontario può chiedere asilo). Infine, sono riportate le regole riguardanti assassini involontari e accidentali e le regole riguardanti l’eredità di una coppia in cui ognuno proviene da una diversa tribù. Con questa parashà finisce il libro di Bemidbar.
Dvar Torà
basato su “Growth Through Torah” di Rav Zelig Pliskin
La Torà afferma: “Predisporrete delle città, che vi servano come città rifugio, così che un omicida che abbia ucciso involontariamente possa cercarvi scampo”. (Bemidbar 35:11)
Scappare nella città rifugio dà all’omicida involontario protezione fisica, ma in che modo può giovare alla sua psiche?
Il Chidushè Harim, un famoso commentatore, spiega che se un membro del Popolo d’Israele, uccide qualcuno, anche se involontariamente, si sentirà a pezzi e colpevole. Sarà così scosso che sentirà di non avere più un posto in questo mondo in cui andare a nascondersi. Allora HaShem gli dice: “Ti do un posto.” Vai in esilio nelle città rifugio e ti salverai. Lì potrai trovare serenità. Ma questo vale solo se una persona ha una comprensione profonda del danno che ha causato. Se una persona non prova un profondo rammarico e ancora pensa di avere un posto in questo mondo, la città rifugio non gli provocherà nessun beneficio psicologico.
Quando danneggi una persona e provi rammarico della cosa, puoi ricavare un beneficio dalla tua pena – se questo ti motiva a riparare, fare più attenzione e migliorare il tuo comportamento. Chi causa a un’altra persona una perdita o una sofferenza e non si sente responsabile, manifesta una totale mancanza di interesse per gli altri.
Un volta una persona è andata dallo Staipler (un grande Rav della scorsa generazione) chiedendo una berachà: che risulti innocente in tribunale per una violazione su una norma sul traffico. Invece di dargli la berachà lo ha ammonito: “Se tu violi una norma sul traffico, stai mettendo in pericolo la vita degli altri. Ti meriti quindi la più grande punizione.”
Se fai qualcosa di male, rammaricati per le tue azioni, chiedi scusa, cerca di rimediare e cerca di correggerti in modo da non commettere lo stesso errore in futuro.
Prepararsi i vestiti per la settimana del 9 di Av
Secondo l’alachà è vietato indossare vestiti puliti durante la settimana del 9 di Av, da dopo lo shabbat che precede il 9 di Av fino al 9 di Av compreso. È quindi raccomandabile preparare tutti gli abiti che si ha intenzione di indossare durante quella settimana in modo che non siano puliti.
Per quanto tempo bisogna indossare ogni capo in modo che non sia più considerato pulito?
Questa questione è soggetta a una disputa fra autorità alachike. Il Chacham Ben Zion Abba Shaul (Israele, 1923-1998), nella sua opera Or LeZion, stabilisce che bisogna indossare ogni capo il tempo sufficiente da permettere che assorba un po’ di sudorazione. Specialmente nei giorni caldi e umidi che precedono il 9 di Av questo si traduce in due minuti circa. Secondo il Chacham Ben Zion, questo è tutto il tempo in cui bisogna indossare un indumento prima del 9 di Av. Il Chacham Ovadia Yosef invece, stabilisce l’alachà in modo più restrittivo e dice che bisognerebbe preferibilmente indossare ogni indumento per almeno un’ora.
Il Chacham Ben Zion aggiunge che si possono indossare due indumenti simultaneamente per prepararli per la settimana del 9 di Av. Anche se un indumento non ha toccato la pelle della persona può ancora essere considerato indossato e quindi non più “pulito”, e può quindi essere indossato nella settimana del 9 di Av. Il Chacham Ben Zion spiega che se una persona indossa due maglie contemporaneamente, e un suo amico gli chiede di prestargli una maglia, l’amico non vorrà nessuna delle due maglie che sta indossando, anche quella più esterna. Anche se non ha toccato la pelle della persona, non è più considerata pulita, e può quindi essere indossata nella settimana del 9 di Av. È consigliabile usare questo metodo, specialmente se si segue l’opinione del Chacham Ovadia Yosef secondo cui ogni indumento va indossato un’ora almeno. Molte persona non hanno il tempo di indossare ogni vestito singolarmente per un’ora, così possono essere indossati più vestiti insieme.
Se una persona non ha fatto in tempo, per qualche motivo, a prepararsi gli indumenti che gli serviranno per la settimana del 9 di Av, c’è un metodo attraverso cui può indossare abiti puliti durante quella settimana?
Il Chacham Ovadia Yosef risolve questo problema nelle note alla sua opera Chazon Ovadià. Riporta la norma riguardante il lechem hapanim, che, se lasciato sul pavimento per circa un’ora non è più da considerarsi fresco. (Non c’è bisogno di salire sull’indumento; è sufficiente lasciarlo per terra per un’ora). Anche se generalmente non ci si basa su questa opinione, e bisogna indossare gli abiti prima del 9 di Av, ci si può appoggiare su questa facilitazione nel caso in cui ci si sia dimenticati di preparare gli abiti precedentemente. In tal caso, bisogna mettere il vestito che si vuole indossare sul pavimento per circa un’ora, e poi sarà permesso indossarlo.
Riassumendo: non bisogna indossare indumenti puliti durante la settimana del 9 di Av e bisogna quindi preparare i vestiti che si ha intenzione di indossare durante quella settimana precedentemente, indossandoli per un breve tempo. Preferibilmente ogni capo dovrebbe essere indossato per almeno un’ora, e due indumenti possono essere indossati insieme. Una persona che non ha preparato i vestiti da indossare in tempo deve lasciarli sul pavimento per un’ora e poi possono essere indossati. Preferibilmente però devono essere indossati per un’ora prima della settimana in cui cade il 9 di Av.
Shabbat shalom!