Newsletter: Parashat Shelach 5772


La Parashàh… in brevissima!

Il Popolo Ebraico ha ricevuto la Toràh sul monte Sinai, ed era pronto per entrare nella Terra d’Israele. Fra la gente, si è però diffusa l’opinione di voler mandare delle spie per controllare se fosse facile conquistare la terra. Moshè sapeva che la promessa da parte di HaShem di darci la terra comprendeva la garanzia di riuscire a conquistarla. In ogni modo, uno dei principi sulla vita che impariamo da questa Parashàh è che l’Onnipotente dà la possibilità di scegliere ad ognuno di noi il percorso che vuole intraprendere. Moshè quindi, per decreto divino, manda i principi delle tribù, persone elevatissime, per esplorare il paese.
Vengono mandati dodici esploratori. Dieci di essi ritornano riportando che il paese è ampiamente fortificato ed abitato dai giganti. Yoshua Bin Nun e Calev Ben Yfunà provano a calmare la ribellione che si era scatenata fra la gente, ma senza successo. HaShem decreta che il popolo dovrà restare nel deserto per ancora 40’anni, un anno per ogni giorno di esplorazione. Questo è accaduto il 9 di Av, una data nota nella storia ebraica per le tragedie accadute in questo giorno, fra cui la distruzione di entrambi i Batè HaMikdash e la cacciata degli ebrei dalla Spagna.

Dvar Torah

Basato su “Love Your Neighbor” di Rav Zelig Pliskin

La Toràh afferma:
“Quegli uomini, quelli che avevano riferito [in modo] negativo del paese, morirono dinnanzi all’Eterno colpiti dalla pestilenza.” (Bemidbar, 14:17) Che lezione possiamo imparare da questo verso?
Il Talmud (Arachin 15a) ci insegna che da questo episodio possiamo imparare la gravità del peccato di parlare lashon haràh (“lingua malvagia” --- dire qualcosa di VERO e negativo su di un altro ebreo). Le spie erano state mandate per esplorare la terra di Canaan, se coloro che hanno parlato male di legno e pietre ricevono una punizione così pesante, tanto più pesante sarà la punizione di chi parla male di unaltro ebreo!
[per studiare le norme riguardanti la lashon haràh in italiano, potete visitare il seguente blog: http://shemirathalashon.blogspot.co.il/]

Indossare abiti speciali durante Shabbat

Il profeta Isaia (58:13) dice per quanto riguarda lo Shabbat, che bisogna onorarlo – “Vechibadto”. La Ghemarà, in Massechet Shabbat, stabilisce che fra i modi con cui bisogna onorare lo Shabbat è compreso quello di indossare degli abiti speciali in questo giorno: “I tuoi abiti durante Shabbat non devono essere gli stessi del resto della settimana”. Allo stesso modo, lo Shulchan Aruch (Orach Chaim 262:2) scrive: “Bisogna cercare di avere dei bei abiti per Shabbat”. I maestri della Kabalàh insegnano che gli indumenti che si indossano durante Shabbat, saranno indossati dalla propria anima nel Mondo Futuro. È quindi particolarmente importante osservare appropriatamente questa alachàh e assicurarsi di avere dei bei vestiti speciali.
La Mishnàh Beruràh (Rav Israel Meir Kagan, 1893-1933) e il Kaf HaChaim (Rav Yaacov Chaim Sofer, 1870-1939) chiarificano che il concetto alla base di questo precetto è quello di onorare lo Shabbat e non la propria persona. Quindi, questa alachàh si applica anche se la persona fosse per un qualsiasi motivo, da sola o fra i goym durante Shabbat. Non importa se si passi lo Shabbat con altri ebrei, si devono indossare degli abiti speciali per onorare lo Shabbat.
La Mishnàh Berurà aggiunge che idealmente, durante Shabbat si dovrebbero indossare abiti che non si indossano gli altri giorni della settimana. Può essere difficile riuscire a farlo, ma se se ne ha la possibilità è sicuramente un uso lodevole da praticare.
Il Chacham Ben Zion Abba Shaul (Israele, 1923-1998), nell’introduzione alla sua opera Or Lezion, scrive che l’Arizal (Rabbì Itzchak Luria, 1534-1572) stava attento ad indossare durante Shabbat almeno quattro indumenti bianchi, in corrispondenza delle quattro lettere del nome di HaShem: Iud, Kei, Vav, Kei. Anche questo è un buon uso da seguire, facilmente praticabile indossando biancheria di colore bianco, la camicia e lo zizit di colore bianco. UnaKippàh bianca può anche essere considerata nel conteggio dei quattro abiti bianchi.
Il Ben Ish Chai (Rav Yosef Chaim di Bagdad, 1833-1909), nella sua opera Rav Pealim, si pone la domanda se sia necessario avere delle scarpe speciali da indossare durante Shabbat. Conclude, dopo aver esaminato una serie di fonti, che non è alachicamente richiesto avere delle scarpe speciali per Shabbat, ma che bisogna sicuramente pulirle e lucidarle, ed accertarsi che siano presentabili per lo Shabbat. Il Kaf HaChaim scrive che chi può permettersi di acquistare delle scarpe speciali per Shabbat, è preferibile che lo faccia, anche se non è strettamente richiesto dall’Alachàh.
La Mishnàh Berurà scrive che bisogna indossare gli abiti di Shabbat fino all’avdalàh dell’uscita dello Shabbat. Il Kaf HaChaim, dice che bisogna continuare ad indossarli anche dopo l’Avdalàh, fino a dopo aver consumato il pasto di Melave Malka (quarto pasto che si consuma al termine dello Shabbat per accompagnarne la dipartita).
Sia la Mishnàh Berurà che il Kaf HaChaim, enfatizzano che le donne devono indossare gli abiti di Shabbat prima dell’accensione dei lumi, perché si dà onore allo Shabbat indossando gli abiti speciali prima dell’entrata dello Shabbat. Questo potrebbe risultare difficile durante i mesi invernali, quando Shabbat inizia il pomeriggio molto presto. Le donne devono fare un ulteriore sforzo nel cercare di vestirsi in tempo per accendere i lumi dello Shabbat con gli abiti di Shabbat.
Durante il periodo estivo, molte persone sono più flessibili per quanto riguarda il loro stile nel vestire, in particolare durante lo Shabbat. Come abbiamo visto, secondo l’Alchàh è molto importante indossare degli abiti speciali durante Shabbat, e bisogna assicurarsi di indossarli a prescindere dalla stagione e dal clima.
Riassumendo: secondo l’alachàh bisogna indossare degli abiti speciali e belli durante Shabbat, fino almeno all’avdalàh, o secondo altri fino al termine del Melave Malka. Le donne devono indossare questi abiti speciali prima di accendere i lumi dello Shabbat. Idealmente, questi abiti non dovrebbero essere indossati durante gli altri giorni della settimana. Bisognerebbe indossare almeno quattro indumenti di colore bianco (questo include la biancheria, lo zizit e la Kippàh). In base all’alachàh stretta non è necessario avere delle scarpe speciali, ma devono essere ben pulite, lucidate e presentabili.
Shabbat Shalom!!

  

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