La Parashàh… in brevissima!
Ci sono due ribellioni nella Parashàh di questa settimana. Nella prima, Corach, un levita che è stato nominato leader della propria tribù, sfida Moshè per la carica di sommo sacerdote. Nessuna ribellione che si rispetti può essere fatta passare come un desiderio di conquista personale, così Corach convince oltre 250 uomini di fama a ribellarsi per una questione di principio – ossia che ognuno di loro ha potenzialmente il diritto di essere eletto Sommo Sacerdote (dopo che Moshè ha già annunciato che HaShem ha designato suo fratello Aharon per svolgere questo ruolo).
Straordinariamente, tutte le 250 persone accettano la proposta di Moshè di portare un’offerta d’incenso per vedere chi HaShem sceglierà per svolgere quel ruolo. [Tranne uno, On ben Pelet, che viene salvato dalla moglie] Questo significa che ognuno dei 250 uomini credeva di poter essere adatto non solo ad essere il prescelto, ma di sopravvivere alla prova. Moshè annuncia che se la terra si aprirà inghiottendo i ribelli, è il segnale che egli (Moshè) sta agendo secondo la Volontà di HaShem. E questo è proprio quello che accade!
Il giorno seguente, la congrega di Israele si ribella nuovamente lamentandosi nei confronti di Moshè: “Hai ucciso le persone di HaShem!”.
L’Eterno fa diffondere una piaga che uccide 14.700 persone, e che si ferma solo quando Aharon offre l’incenso.
Per risolvere la questione una volta per tutte, Moshè chiede ai capi delle tribù di portare un bastone con il proprio nome scritto su di esso. Il giorno seguente il bastone di Aharon fiorisce e produce alcune mandorle. Viene mostrata la cosa al popolo e il bastone di Aharon viene messo di fronte alla tenda dell’Arca della Testimonianza.
Dvar Toràh
Basato su “Growth Through Torah” di Rav Zelig Pliskin
La Toràh afferma:
“Corach, figlio di Ytzar, figlio di Kehat, figlio di Levi intraprese…” (Num. 16:1).
Perché ci viene descritta la genealogia di Corach?
Rashi spiega che il motivo che ha portato Corach a ribellarsi a Moshè è l’invidia nei confronti di un parente che ha ricevuto un onore che credeva spettasse a lui.
L’invidia è distruttiva. Impedisce alla persona di godersi le proprie benedizioni. Quando ci si concentra sui successi di un’altra persona e se ne soffre, si rischia di comportarsi in modo altamente controproducente. L’invidia è una delle tre caratteristiche che possono totalmente distruggere una persona (Pirkè Avot 4:28). La rovina di Corach è avvenuta a causa di questa caratteristica. Non solo non ha ottenuto quello che desiderava, ma ha perso tutto quello che possedeva già.
Come si fa a superare l’invidia? Il segreto è concentrarsi su quello che si ha e su quello che puoi realizzare in questo mondo. L’invidia prende il sopravvento quando si fanno paragoni con gli altri. La cosa più bella che si possa avere in questo mondo è la felicità. Quando sai avere la meglio sulla tendenza ad essere invidioso concentrandoti su quello che hai ed essendone felice, non proverai più invidia nei confronti degli altri.
Programmare un timer (Shaon Shabbat) prima di Shabbat
La Ghemaràh, in massechet Shabbat (18a) tratta il caso di un mulino ad acqua che si aziona prima di Shabbat, così che durante Shabbat possa macinare il grano. Bet Hillel (la scuola del saggio Hillel) permette di farlo, perché tutte le operazioni sono compiute prima di Shabbat. Il meccanismo funziona indipendentemente durante lo Shabbat senza il coinvolgimento da parte dell’individuo che non trasgredisce in nessun modo lo Shabbat.
Questa regola è codificata dallo Shulchan Aruch (Orach Chaim 252:6), che aggiunge che perfino se il meccanismo produce un suono, può comunque essere programmato per funzionare per conto suo durante Shabbat.
Questa alachàh è la base per la diffusione dello “shaon Shabbat”, un timer che aziona e spenge le luci e altri elettrodomestici durante Shabbat. Quindi, si possono per esempio accendere e spengere le luci, un ventilatore elettrico o il riscaldamento durante Shabbat. Il coinvolgimento attivo da parte della persona è limitato alla programmazione prima di Shabbat, e non durante Shabbat stesso, per questo il funzionamento del timer durante Shabbat non implica alcuna violazione.
Il Chacham Ovadia Yosef, nella sua opera “Halichot Olam”, estende questa norma perfino alla lavatrice e all’asciugatrice (per i sefarditi). È permesso caricare il bucato nella lavatrice o nell’asciugatrice prima di Shabbat in modo che il ciclo funzioni durante Shabbat (va notato che gli Ashkenaziti sono generalmente più restrittivi per quanto riguarda questa norma ed èvietato per tutti aprire o occuparsi della lavatrice durante Shabbat).
Anche se potrebbe essere ovvio, va sottolineato che questa norma, NON SI APPLICA ALLA TELEVISIONE. E’ strettamente vietato guardare la televisione durante Shabbat (e anche durante la settimana l’abitudine di guardare la televisione è sicuramente discutibile), anche se messa in funzione da un timer, perché guardare le televisione non ha nulla a che fare con lo spirito di kedushàh che caratterizza lo Shabbat. Questo si applica anche alla radio e altri mezzi per ascoltare la musica. Se una persona è abituata a impostare la propria sveglia su di una stazione radio, deve disattivarla prima di Shabbat. È però permesso programmare una sveglia prima di Shabbat, se emette solo qualche tipo di suono e non attiva una stazione radio.
Riassumendo: si possono programmare le luci e gli elettrodomestici su di un timer in modo che si accendano e spengano a piacimento durante lo Shabbat; allo stesso modo per i sefarditi è possibile programmare la lavatrice o l’asciugatrice in modo che entrino in funzione durante Shabbat. (Gli ashkenaziti sono invece più ristrettivi per ciò che riguarda apparecchi che fanno sentire rumore) Non si può però programmare una radio, uno stereo o una televisione in modo che siano accesi durante Shabbat.
Shabbat shalom!!