Dvar Torà
Basato su “Growth Through Torah” di Rav Zelig Pliskin
La Torà afferma:
“L’Eterno parlò a Moshè dicendo:’Dì ai figli di Israele che prendano per me un’offerta’”
(Shemot 25: 1-2)
Quale lezione possiamo imparare dal fatto che la parashà di Terumà si trovi immediatamente dopo quella di Mishpatim?
Mishpatim insegna che una persona che possiede denaro deve seguire i dettami di giustizia e legge, commenta il Rav Yosef Dov Soloveitchik. Terumah tratta a proposito di donazioni e beneficenza. Prima che una persona dà del denaro in zedakà, deve fare molta attenzione che il suo denaro non sia stata ottenuto imbrogliando chiunque altro. Se una persona dà in zedakà del denaro rubando dagli altri, la sua zedakà non è considerata tale. Una mizvà eseguita per mezzo della violazione di un altro comandamento non è considerata una buona azione.
Quando si tratta di fare buone azioni, il fine non giustifica i mezzi. Sia i fini che i mezzi devono essere conformi ai dettami della Torà.
Riadattamento del link http://www.aish.com/tp/ss/ssw/114892954.html
… a proposito dello shabbat: bisogna asciugare completamente una tazza prima di riempirla con acqua calda direttamente da un contenitore?
Secondo l’opinione dei Rishonim (studiosi dell’alachà risalenti all’epoca medioevale) di shabbat è vietato versare dell’acqua calda dal suo recipiente originale direttamente su un cibo crudo o su un liquido. Per esempio, sarebbe vietato prendere un piatto di carne cruda, metterlo sotto a un recipiente di acqua calda e versare l’acqua dal recipiente direttamente sulla carne cruda. Secondo questa opinione, l’ “irui” – cioè il versare da un utensile il liquido riscaldato direttamente sul cibo – equivale a mettere il cibo direttamente nell’utensile per essere cucinato. Versare l’acqua calda da un kli rishon – l’utensile originale in cui è stata riscaldata – è considerato come cucinare il cibo o il liquido su cui viene versata, ed è quindi vietato di shabbat.
Pertanto, se una persona vuole prepararsi una bevanda calda durante shabbat, deve assicurarsi che il bicchiere o la tazza siano completamente asciutti prima di riempirli con l’acqua calda dal recipiente. Se si sciacqua la tazza prima di riempirla, rimarranno inevitabilmente alcune gocce sul fondo. Se si versa l’acqua calda senza asciugare prima la tazza, quelle gocce saranno “cucinate” dall’acqua calda del recipiente e si violerà quindi una norma dello shabbat. Ci si deve quindi assicurare che la tazza sia completamente asciutta prima di riempirla direttamente dal recipiente.
Tuttavia, se dopo aver finito la sua bevanda calda decide di prepararsene un’altra, non è necessario asciugare la tazza prima di riempirla di nuovo dal recipiente. Le gocce residue nella tazza del suo primo bicchiere, sono considerate come già “cucinate” e secondo l’opinione del Rambam è permesso di shabbat cucinare un liquido che è già stato cucinato precedentemente. Anche se generalmente non si segue questa opinione, può essere presa in considerazione se affiancata ad altri fattori. Per quanto riguarda la questione in discussione, ci sono alcune opinioni fra i Rishonim secondo cui versare dell’acqua calda non è considerata alachicamente come cucinare. E anche tra coloro che sostengono che versare dell’acqua calda sia considerato come cucinare, ci sono quelli che sostengono che ciò vale solo per quanto riguarda cibi solidi, ma non per i liquidi. Pertanto, se il liquido era stato precedentemente cotto, ci sono abbastanza basi per permettere di versare l’acqua calda direttamente dal recipiente. Va notato che ci stiamo riferendo solo al caso in cui ci siano gocce residue dalla prima bevanda nella tazza. D’altro canto, se c’è una quantità sostanziale di liquido residuo nella tazza, non è possibile aggiungere l’acqua calda direttamente dal recipiente.
Per lo stesso motivo è permesso usare di shabbat un contenitore di acqua calda con un misuratore sul lato che indica il livello dell’acqua all’interno del contenitore. Questo misuratore è riempito con l’acqua e quando si versa un po’ d’acqua dal contenitore, un po’ dell’acqua contenuta nel misuratore scende, e si mischia con l’acqua calda all’interno del contenitore stesso. Si potrebbe pensare che sia vietato usare un contenitore del genere di shabbat, poiché in questo modo l’acqua contenuta nel misuratore si riscalda quando entra in contatto con l’acqua contenuta nel contenitore stesso. In realtà un contenitore del genere può essere utilizzato, perché l’acqua contenuta nel misuratore è stata precedentemente riscaldata e si sta parlando di una piccola quantità d’acqua. Così come si può versare dell’acqua calda in una tazza in cui erano rimaste delle gocce residue precedentemente cucinate, allo stesso modo è permesso utilizzare un contenitore al cui lato ci sia un misuratore del livello dell’acqua, in quanto l’acqua che rimane all’interno del misuratore era comunque stata precedentemente cucinata.
Riassumendo: di shabbat prima di riempire una tazza con l’acqua calda direttamente dal contenitore, ci si deve assicurare che la tazza sia completamente asciutta, così che non ci siano delle gocce d’acqua sul fondo della tazza che possano essere cucinate dall’acqua calda del contenitore. Pertanto, se si sciacqua la tazza, prima di riempirla con l’acqua dal contenitore, bisogna asciugarla completamente. Tuttavia se aveva già bevuto una bevanda calda nello stesso bicchiere e vuole prepararne un’altra versando nuovamente dell’acqua calda dal contenitore, non è necessario assicurarsi che non ci siano gocce residue nel bicchiere. Poiché queste eventuali gocce sono già state cucinate, è possibile riempire il bicchiere con l’acqua calda anche se sono rimaste gocce residue.
Riadattamento del link http://www.dailyhalacha.com/displayRead.asp?readID=438
Shabbat shalom umevorach
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