Newsletter: Parashat Chaiè Sarà 5772

La parashà di Chaiè Sarà… in brevissima!

Sara muore all’età di 127 anni. Avraham acquista un luogo dove seppellirla a Chevron, nella grotta di Machpelà. Avraham manda il suo servo Eliezer a Charan, suo luogo di nascita, per trovare una moglie per suo figlio Izchak. Eliezer pone quella che sembra essere una condizione molto strana per trovare la candidata adatta per Izchak. Rivkà soddisfa la condizione. Eliezer riesce a ricevere l’approvazione della famiglia di lei per portarla con se, anche se non erano molto compiaciuti dell’idea che Rivkà lasciasse la sua casa.
Avraham muore all’età di 175 anni. Itzchak e Ishmaele lo seppelliscono accanto a sua moglie Sara nella grotta di Machpelà. La Parashà termina con la lista dei 12 figli di Ishmael e la morte di Ishmael all’età di 137 anni.

 

Dvar Torà
basato su “Growth Through Torah” di Rav Zelig Pliskin

Efron il Chittita acconsente a vendere ad Avraham la grotta di Machpelà a Chevron, come luogo di sepoltura per sua moglie Sarah, dopo varie trattative sulla vendita. La Toràh poi riporta “E Avraham diede ascolto a Efron … e pesò per Efron quattrocento shekel” (Bereshit 23:16).
Efron parla come se fosse una persona generosa. Parla ad Avraham con grandissimo rispetto. Apparentemente offre la grotta gratuitamente. Dice tuttavia di sfuggita “I quattrocento shekel che si dovrebbero generalmente pagare per questo sono nulla fra amici. La tua amicizia è più preziosa dei soldi. Prendila senza pagare.”
Avraham coglie l’accenno. Era perspicace e si rende conto che Efron non voleva effettivamente dargli la grotta senza farlo pagare. Potrebbe sembrare a uno spettatore ingenuo cheEfron abbia menzionato la somma di sfuggita, singole parole senza significato. Però, Avraham “diede ascolto”, e con il suo intuito molto ben sviluppato capisce la vera intenzione di Efron. Si comporta dunque di conseguenza alla vera intenzione di Efron e non secondo le sue parole apparenti.
L’abilità di distinguere fra ciò che una persona dice e quello che effettivamente intende è una qualità che bisogna sviluppare. È essenziale per crescere in molti ambiti spirituali.
Per esempio, qualcuno fa un commento che sminuisce qualcosa che ha appena fatto. La persona apprezzerà sicuramente una parola gentile. Potrebbe essere insicura del valore e della qualità di quello che ha fatto e volere quindi una rassicurazione. Questo incoraggiamento potrebbe essere essenziale per motivarlo a raggiungere ulteriori traguardi.
Un altro esempio: quando si chiede a qualcuno se ha bisogno di aiuto. Risponde: “No, posso farlo da solo. Non è così difficile.” Prendendo le parole alla lettera potresti semplicemente andartene. Però, se sei perspicace, riuscirai a capire che quella persona ha effettivamente bisogno del tuo aiuto. Forse è troppo timida o imbarazzata per chiedertelo. Bisogna imparare ad essere perspicaci per capire quando il tuo aiuto è necessario e anche molto benaccetto.
Ottenendo questa sensibilità e perspicacia, sari in grado di ottenere straordinari risultati nella mizvà di “amare il prossimo”.
  

Nessun commento:

Posta un commento