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Dvar Toràh

Basato su “Growth Through Torah di Rav Zelig Pliskin

La Toràh afferma:
 “Se ora ascolterete con attenzione la Mia voce, e osserverete il mio patto, voi sarete il Mio tesoro speciale tra tutti i popoli, perché tutta la Terra Mi appartiene” (Shemot 19:5).
Come è possibile raggiungere questo livello?
Rashi, il grande commentatore, cita la Mechilta, che dice su questo verso “Tutti gli inizi sono difficili”. Quando si prova a crescere spiritualmente, ci si può scoraggiare trovandosi di fronte a delle difficoltà, passando dall’essere entusiasti all’essere disillusi. Si potrebbe pensare “Tutto è così difficile, non ce la farò mai, è inutile provare, è meglio lasciar perdere”.
Se ti dovessi sentire così, ricordati che tutti gli inizi sono difficili. Aspettati delle difficoltà quando inizi a fare qualcosa, così da non farti scoraggiare. L’unico modo per raggiungere i tuoi scopi è quello di persistere.
Non importa quanto le difficoltà siano pesanti, se pensi di avere uno scopo per cui vale la pena combattere, continua a provare. Questo è l’unico modo per avere successo. Molto spesso, le difficoltà sono a breve termine, ma andando avanti tutto diventerà sempre più facile.

 

Aprire il frigorifero durante shabbat se la luce non è stata disattivata

Se di solito si disattiva la lampadina del frigo prima di shabbat, ma non si è certi di averlo fatto, si può aprire il frigo, considerando che forse aprendolo potrebbe attivarsi la luce?
Rabbi Moshè Halevi (Israele, 1961 – 2001), nella sua opera Menuchat Hahavà, stabilisce che in un caso simile è permesso aprire il frigorifero. Ciò perchè non si ha l’intenzione di accendere la luce, ma solo quella di aprire il frigo. Considerando che aprendolo non è certo che si accenda la luce, la situazione non rientra nella categoria di “psik resha” – compiere un’azione da cui deriverà certamente una melachà (azione proibita durante shabbat). Molti Rishonim (autorità alachike medioevali) fra cui il Rambam, il Rashba, il Meiri e il Ran, sostengono che sia possibile compiere un’azione da cui potrebbe derivare una melachà, a condizione che la cosa non sia certa e che la persona non abbia l’intenzione di ottenere quello scopo. Quindi, si può aprire il frigorifero se si è in dubbio che si attivi la luce.
Ovviamente, se aprendo il frigorifero si accende la luce, non lo si può richiudere, perché altrimenti si spengerebbe la luce. Si può però chiedere a un non ebreo o a qualcuno che non ha raggiunto l’età del bar-bat mizvà di chiuderlo.
Se qualcuno sa per certo di non aver disattivato la lampadina del frigorifero, non può aprirlo. Può però chiedere a un non ebreo di farlo. Anche se secondo l’alachà è vietato chiedere a un  non ebreo di compiere una melachà al proprio posto durante shabbat, in questo caso si può chiedere a un non ebreo, perché non gli sta chiedendo di compiere una melachà, ma solo di chiudere il frigorifero. Il fatto che come risultato dell’azione la luce si accenderà non conta, perché la sua richiesta è quella specifica di aprire il frigorifero e non la melachà di accendere la luce. Come detto, in ogni caso non si può aprire il frigorifero da soli.
Riassumendo: se si ha il dubbio se si è disattivata o meno la lampadina del frigorifero prima di shababt, si può aprire il frigorifero durante shabbat. Se la luce si accende, bisogna chiedere a un goy di richiuderlo e non farlo da soli. Se si sa per certo che la lampadina non è stata disattivata, non si può aprire il frigorifero durante shabbat, ma si può chiedere a un goy di farlo al posto nostro.
Shabbat shalom!

Redazione, traduzione e impaginazione a cura di Angela A. Braha

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