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Sukkot – Alachot di base per la prima sera e per quando Sukkot capita di giovedi e venerdi

Quando i primi due giorni di Sukkot cadono di giovedì e venerdì (come quest’anno), bisogna assicurarsi di preparare un Eruv Tavshilin dal mercoledi, prima dell’entrata di Yom Tov, in modo che il venerdi si possa cucinare per shabbat.
Le donne hanno l’obbligo di accendere le candele le prime due sere di Sukkot, così come il venerdì sera. Il mercoledì sera, la prima sera di Sukkot, le donne accendono le candele prima del tramonto, all’ora riportata sui calendari vari, così come fanno il venerdì sera, e recitano la berachà di “leadlik ner shel Yom Tov”. Giovedì sera, la seconda sera di Yom Tov, accendono le candele con la stessa berachà, quando il marito torna a casa dal bet hakneset. Queste candele vanno accese da una fiamma già accesa. Il venerdì sera, accendono le candele dello shabbat prima del tramonto, da una fiamma già accesa, recitando la solita berachà di “leadlik ner shel shabbat”.
La prima sera di Sukkot, si deve recitare il kiddush e mangiare il pasto in sukkà, tempo permettendo. C’è un obbligo direttamente dalla Toràh di mangiare almeno un “kabetzà” (54 grammi circa) di pane nella sukkà la prima sera di Sukkot. Mentre si compie questa mizvà bisogna avere in mente di mangiare al fine di compiere il precetto comandato della Torà e che la sukkà ricorda l’uscita dall’Egitto e le sette “nubi di gloria” con cui HaShem circondava il popolo ebraico mentre viaggiavano nel deserto. Secondo alcune autorità rabbiniche, averlo in mente è obbligatorio per l’adempimento della mizvà. Bisogna quindi accertarsi di averlo in mente prima di mangiare nella sukkà.
La sequenza per il Kiddush della prima sera di Sukkot è la seguente: “borè perì haghefen”, “baruch attà… asher bachar banu… mekadesh Israel vehazemanim”, “leshev basukkà”, “sheecheianu”. Dopo che chi recita il kiddush pronuncia la berachà di shecheianu, tutti si siedono e si passa il bicchiere del kiddush per bere il vino. È importante che tutti si siedanosotto la sukkà dopo il kiddush, perché attraverso il sedersi si compie la mizvà.

Chag sameach, shabbat shalom!

  

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